Israele – Hamas in guerra, le notizie di oggi | Raid israeliano a Jenin, scontri nel campo profughi. Colpite anche le infrastrutture militari siriane

Israele – Hamas in guerra, le notizie di oggi | Raid israeliano a Jenin, scontri nel campo profughi. Colpite anche le infrastrutture militari siriane

Israele – Hamas in guerra, le notizie di oggi | Raid israeliano a Jenin, scontri nel campo profughi. Colpite anche le infrastrutture militari siriane


• È il 18esimo giorno di guerra: sono oltre 5.971 i morti palestinesi, 1.400 gli israeliani, 222 gli ostaggi nella striscia di Gaza. Israele parla di oltre «400 obiettivi di Hamas colpiti», Hamas riporta «almeno 140 morti nella notte in raid israeliani».
Macron è in Israele per l’incontro con il premier Netanyahu.
• Obama si unisce all’appello di Biden: «Israele ha il diritto di difendersi, ma la sua strategia militare rispetti il diritto internazionale».
• Hamas ha rilasciato altre 2 donne: 0ra sono 4 gli ostaggi liberati.
Le parole e le sigle per capire il conflitto: il glossario.
• La storia del conflitto tra palestinesi e israeliani spiegata.

Ore 06:22 – Medio Oriente: gli Stati Uniti inviano squadrone con F16

Il 119esimo Expeditionary fighter squadron della Guardia Nazionale Aerea del New Jersey è arrivato in Medio Oriente nei giorni scorsi. Lo ha annunciato l’addetto stampa del Pentagono, il generale Pat Ryder, aggiungendo che lo squadrone dispone di caccia F16. Ryder ha anche affermato che gli Stati Uniti si stanno preparando ad un aumento delle violenze nella regione, sottolineando che ci sono già stati almeno 13 attacchi contro truppe e installazioni americane in Iraq e Siria.«Quello che stiamo vedendo è la prospettiva di un’escalation più significativa contro le forze e il personale statunitense in tutta la regione nel brevissimo termine, proveniente dalle forze per procura iraniane e, in ultima analisi, dall’Iran», ha detto Ryder durante un briefing al Pentagono.

Ore 06:10 – Identificate le tre vittime del raid israeliano su Jenin, in Cisgiordania

Sono tre, al momento, i morti del raid notturno di Israele a Jenin, in Cisgiodania, identificate come Muhammad Qadri Al-Sabah, Mahmoud Al-Fayed e Muhammad Abu Qatna. I feriti , almeno una ventina, sono stati trasportati all’ospedale di Jenin. Le forze israeliane, accompagnate da due bulldozer, avrebbero preso d’assalto la città di Burqin, Wadi Burqin e il quartiere Al-Hadaf di Jenin, e schierato i cecchini sui tetti delle case, prima che un aereo israeliano lanciasse almeno due razzi nei pressi del cimitero di Jenin.

Ore 05:37 – Usa: nuovi invii di armi a Israele, inclusi missili per il sistema Iron Dome

Il dipartimento della Difesa degli Stati Uniti aumenterà il suo sostegno militare a Israele fornendo al Paese sistemi di difesa aerea Iron Dome dalle riserve dell’Esercito statunitense. Lo ha anticipato un funzionario del Pentagono citato dal quotidiano Washington Post. La scorsa settimana l’amministrazione Biden aveva annunciato la fornitura a Israele di missili per il sistema di difesa co-sviluppato con Israele, e già in dotazione alle Forze di difesa dello Stato ebraico. Ieri l’esercito israeliano ha intensificato i raid su Gaza, affermando di aver colpito centinaia di obiettivi nel territorio palestinese sotto assedio, tra cui un campo profughi sulla costa che ospitava decine di migliaia di sfollati. Le autorità sanitarie di Gaza hanno dichiarato che gli attacchi hanno ucciso più di 700 persone nelle ultime 24 ore, descrivendo «una notte sanguinosa» nella Striscia di Gaza.

Ore 05:20 – Malesia, il premier Anwar a una nuova manifestazione di sostegno ai palestinesi

La scorsa settimana il primo ministro della Malesia Anwar Ibrahim ha avuto un colloquio telefonico con Ismail Haniyeh, leader politico dell’organizzazione militante palestinese Hamas, responsabile del sanguinoso attacco sferrato a Israele il 7 ottobre scorso. Lo ha riferito su Facebook lo stesso Ibrahim, scrivendo di aver espresso «l’inflessibile sostegno della Malesia al popolo palestinese». Anwar ha chiesto la fine immediata dei bombardamenti israeliani su Gaza e l’apertura di un corridoio umanitario attraverso il valico di Rafah, tra l’Egitto e la Striscia. Infine, ha sollecitato Israele ad abbandonare la sua «politica di espropriazione» e perseguire una soluzione pacifica alla questione israelo-palestinese.

Il primo ministro ha preso parte a una nuova manifestazione di sostegno ai palestinesi che si è tenuta ieri in uno stadio a Kuala Lumpur e a cui hanno partecipato più di 16.000 persone tra cui studenti, professionisti, rifugiati, leader religiosi e politici. L’iniziativa è stata organizzata dal Movimento giovanile musulmano della Malesia (Abim).

Ore 04:02 – Invasione Gaza, Biden: «Israele prenda le sue decisioni»

In occasione di un evento per ricevere il primo ministro australiano Anthony Albanese a Washington, il presidente Joe Biden ha risposto alla domanda di un cronista che gli chiedeva se stesse esortando Israele a ritardare l’invasione di terra: «Gli israeliani prendano le loro decisioni».

Ore 03:55 – Sirene di allerta aerea nell’area intorno a Gaza

Le sirene di allerta aerea hanno suonato nell’area circostante Gaza. Lo riferisce l’Israel Defense Forces in un suo report.

Ore 03:46 – Sale a 3 morti palestinesi il bilancio del raid israeliano a Jenin

Sale a 3 il bilancio dei morti dopo il raid notturno israeliano in Cisgiordania. È quanto riportano il Jerusalem Post e Al Jazeera che citano fonti mediche. Non confermato il numero dei feriti che, secondo diverse fonti locali, sarebbero almeno 20. Le forze israeliane, nel frattempo, hanno lasciato l’area di Jenin.

Ore 03:02 – Israele: colpiti terroristi con droni a Jenin, due arrestati. La Mezzaluna Rossa: 2 morti

L’esercito israeliano durante il raid notturno in Cisgiordania è finito sotto il fuoco di un gruppo di palestinesi, colpito poi con un attacco di droni. La Mezzaluna Rossa palestinese ha confermato che 2 palestinesi sono stati uccisi e altri sono rimasti feriti.

L’esercito israeliano ha spiegato via Telegram: «Poco fa, le forze dell’Idf e della Polizia di frontiera israeliana hanno condotto attività antiterroristiche a Wadi Bruqin, nella zona di Jenin, e hanno arrestato due individui sospettati di essere coinvolti in attività terroristiche. Inoltre, le forze hanno aperto il fuoco contro i terroristi armati. Durante le attività antiterrorismo nel campo di Jenin terroristi armati hanno sparato e lanciato ordigni esplosivi contro le forze di sicurezza israeliane. In risposta, un Uav, un drone militare dell’Idf ha colpito i terroristi. Non sono stati segnalati feriti tra le forze di sicurezza israeliane».

Ore 02:51 – Un deceduto e quattro feriti negli scontri Jenin

Scontri violenti tra palestinesi e le forze israeliane che cercano di penetrare a Jenin. Lo riporta il sito di Al Jazeera Arabic. Le forze israeliane hanno ucciso almeno un palestinese durante un’incursione nel campo profughi di Jenin e altri quattro sono stati feriti e portati in ospedale. L’attacco aereo israeliano avrebbe provocato diverse vittime. Un video postato sui social media da Al Jazeera Arabic mostra una strada di Jenin con suoni di spari in rapida successione.

Ore 02:27 – Incursione israeliana a Jenin, scontri nel campo profughi

Segnalata un’interruzione di corrente in alcune aree della Cisgiordania durante un’incursione notturna israeliana. Un altro raid è stato condotto dalle forze israeliane nella Cisgiordania occupata, ha riferito Al Jazeera Arabic, aggiungendo che l’ultima operazione ha coinciso con un’interruzione di corrente in almeno tre aree del territorio palestinese. In un post su X, l’emittente tv ha affermato che l’energia elettrica è stata interrotta quando sono iniziate le operazioni israeliane in un’area del campo profughi di Jenin — si riportano scontri nel campo profughi — nonché ad al-Hadaf e Wadi Burqin. Dall’attacco di Hamas del 7 ottobre a Gaza l’esercito israeliano ha effettuato incursioni notturne in Cisgiordania arrestando decine di persone: da quella data i morti in Cisgiordania sono 97.

Ore 02:10 – Raid israeliano contro le infrastrutture militari siriane dopo lancio razzi

Gli aerei da combattimento delle Forze di Difesa di Israele hanno colpito le infrastrutture militari e i lanciatori di mortaio appartenenti all’esercito siriano, in risposta ai lanci verso Israele del giorno precedente. Lo afferma l’esercito israeliano su Telegram.

Ore 01:30 – Cnn: «Hamas ha pianificato l’attacco con linee telefoniche sotterranee. Gli esperti Usa a Israele: evitare battaglia urbana a Gaza»»

Una rete di comunicazione tramite telefoni cablati integrati nella rete di tunnel presenti sotto Gaza. Sarebbe questa — secondo fonti di intelligence citate dalla Cnn — la strategia usata da una «piccola cellula di Hamas» per pianificare «in un periodo di due anni» l’attacco a Israele dello scorso 7 ottobre. Le linee telefoniche nei tunnel — viene spiegato — permettevano ai miliziani di comunicare tra loro in segreto senza poter essere rintracciati dai funzionari dell’intelligence israeliana. Solo linee telefoniche fisse e riunioni di pianificazione «effettuate di persona» senza mai utilizzare computer o telefoni cellulari, i cui segnali possono essere facilmente tracciati. Metodi «antiquati» ma che hanno permesso di eludere il controllo da parte dell’intelligence.

Sempre la Cnn riporta che gli ufficiali militari americani stanno esortando Israele ad evitare combattimenti urbani a Gaza dove c’è il rischio di «impantanarsi in sanguinose battaglie casa per casa». Gli americani avrebbero parlato agli israeliani della loro esperienza nella battaglia di Fallujah nel 2004 nel corso della guerra in Iraq. Il consiglio — anche per evitare di mettere in rischio gli ostaggi, i civili e aggravare la tensione in Medio Oriente — sarebbe quello di utilizzare una combinazione di attacchi aerei di precisione e raid mirati per operazioni speciali.

Ore 01:15 – Il bilancio del 18esimo giorno di guerra

Al diciottesimo giorno di guerra, Israele sta intensificando i bombardamenti sella Striscia di Gaza in vista di una imminente invasione di terra contro i militanti di Hamas. Il conflitto vede rapidamente aumentare il bilancio delle vittime a Gaza e gli Stati Uniti temono che i combattimenti possano innescare un escalation nella regione. Gli abitanti di Gaza — 2,3 milioni di persone — sono rimasti senza cibo, acqua e medicine da quando Israele ha isolato il territorio in seguito all’attacco di Hamas del 7 ottobre. I convogli di aiuti ammessi nella Striscia finora hanno trasportato solo una piccola porzione di quanto necessario e l’Onu ha già avvertito che la distribuzione dovrà essere interrotta se non ci sarà carburante per i camion: ieri sera, dall’Egitto, sono riusciti ad entrare 8 camion contenenti acqua, cibo e medicine. Lo ha annunciato la Mezzaluna Rossa palestinese su X: «La Mezzaluna Rossa Palestinese riceve il quarto lotto di aiuti umanitari dalla sua controparte egiziana al valico di Rafah, composto da 8 camion: 5 camion d’acqua, 2 camion di cibo, 1 camion di medicinali».

Il ministero della Sanità guidato da Hamas ha affermato che sono 5.791 i palestinesi uccisi e 16.297 i feriti. Nella Cisgiordania 96 palestinesi sono stati uccisi e 1.650 risultano feriti nei raid israeliani dal 7 ottobre. Secondo funzionari israeliani più di 1.400 persone in Israele sono state uccise, per lo più civili e 222 persone, compresi gli stranieri, sono state catturate da Hamas durante l’incursione e portate a Gaza. Quattro gli ostaggi rilasciati.

Ore 00:55 – Razzi dal Libano causano blackout sulle alture del Golan

Due razzi lanciati in serata dal Libano meridionale verso il territorio israeliano hanno causato un blackout sulle alture del Golan. Lo riporta Haaretz: i due razzi sono caduti su zone disabitate e non si segnalano feriti. Uno dei due però avrebbe colpito un cavo elettrico provocando un blackout in tre comunità vicine. L’esercito israeliano ha aperto il fuoco verso l’area da cui sono stati lanciati i razzi.



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di
www.corriere.it
2023-10-25 04:21:53 ,

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